L E2 Albero Dei Frutti Selvatici [1080p] (2018)
L'albero dei frutti selvatici, il film diretto da Nuri Bilge Ceylan, racconta la storia Di Sinan (Dogu Demirkol), appassionato di letteratura, ha sempre desiderato essere uno scrittore. Ritornato nel villaggio in cui è nato, si impegna anima e corpo a raccogliere il denaro di cui ha bisogno per essere pubblicato, ma i debiti del padre lo raggiungono...
L E2 albero dei frutti selvatici [1080p] (2018)
Ogni film di Nuri Bilge Ceylan è atteso con ansia a Cannes e dai cinefili di tutto il mondo. Non fa eccezione questo suo nuovo splendido lavoro, il suo più accessibile e narrativo. Uno sguardo visivamente elegantissimo nella Turchia di periferia, che guarda alla grande città da lontano, proprio mentre diverse generazioni si confrontano sul legame da mantenere con la propria terra e sulla voglia di viaggiare altrove, facendosi la propria idea del mondo, a costo di mettere in discussione quella dei genitori e del proprio ambiente rurale. Ma le scelte sono limitate per i giovani, in un paese in bilico fra tradizioni e modernità , mentre la natura si fa beffe delle fragilità degli uomini che la popolano. Una Turchia immobile e spaventata, che dovrebbe prendere esempio da chi si ostina a scavare in cerca d'acqua, per rendere verde un terreno arido da decenni. (Mauro Donzelli - Comingsoon.it)Leggi la recensione completa del film L'albero dei frutti selvatici
La seconda parte della nostra rubrica mensile di recensioni homevideo si apre con The Nun - La vocazione del male, horror che ha ben figurato al botteghino e appartentente al filore di Conjuring. Altro thriller horror a tinte forti è Revenge, mentre Joaquin Phoenix è l'asoluto protagonista di Don't Worry, che segna il ritorno di Gus Van Sant. A seguire una bella opera d'autore come L'albero dei frutti selvatici, seguito dalla brillante commedia francese Madame. Spazio poi alla commedia dai toni surreali di Un nemico che ti vuole bene con Diego Abatantuono.
IL FILM. Ennesima prova da grande maestro per Nuri Bilge Ceylan, che in L'albero dei frutti selvatici racconta di un giovane, aspirante scrittore, che tornando in Turchia, nel suo villaggio di origine situato nella parte rurale del paese, si trova a dover fare i conti con i debiti del padre, dedito alle scommesse, e allo stesso tempo cerca di racimolare i soldi necessari a pubblicare il suo libro. Un racconto intimo di un rapporto fra padre e figlio che serve al regista per raccontare soprattutto la Turchia, ancora legata a tante tradizioni del passato, e alle difficoltà dei giovani in questo contesto.
IL DVD. L'albero dei frutti selvatici è arrivato in homevideo con un DVD targato Parthènos/Lucky Red/Mustang e distribuito da CG Entertainment. Un prodotto soddisfacente sul piano tecnico, ma povero di extra visto che è presente solamente il trailer. Buono comunque il video, mentre l'audio, presente con le tracce Dolby digital 5.1 italiana e turca, riesce a fare il suo compito in modo corretto, con dialoghi chiari e precisi, e un'ambienza discreta che mette in risalto tutti i numerosi rumori soprattutto della campagna, tra vento e frusciare di foglie, anche se c'è la sensazione che i rear avrebbero potuto dare un apporto ancora maggiore in qualche scena.
Diretto da Nuri Bilge Ceylan e sceneggiato dallo stesso con Akin Aksu ed Ebru Ceylan, L'albero dei frutti selvatici racconta la storia di Sinan che, da appassionato di letteratura, vuole da sempre diventare uno scrittore. Ritornando al villaggio in cui è nato, Sinan si impegna corpo e anima a raccoglier ei soldi di cui ha bisogno per vedersi finalmente pubblicato ma i debiti accumulati da suo padre finiscono per raggiungerlo.
Con la direzione della fotografia di Gökhan Tiryaki, le scenografie di Meral Atkan e i costumi di Selcen Demet Kadikaze, L'albero dei frutti selvatici è così raccontato dal regista in occasione della partecipazione del film in concorso al Festival di Cannes 2018: "Per entrare in contatto con gli altri, ogni persona deve abbandonare il proprio guscio e correre una certa quantità di pericoli. Se ci si allontana troppo, si rischia però di perdere il proprio orientamento e la propria identità . Se si teme troppo che ciò avvenga, ci si rifiuterà di uscire, ci si frenerà e ci si ritirerà , facendo sì che si blocchino di conseguenza la propria crescita e il proprio percorso. Se uno sente di essere differente dagli altri ma non viene apprezzato dalla società che lo circonda, la sua volontà sarà inevitabilmente danneggiata dal punto di vista morale. La persona avrà difficoltà a comprendere le contraddizioni provocate dalla loro esistenza costantemente e inevitabilmente alienata, cominciando a vacillare per l'impossibilità di trasformarle in sbocchi creativi e negarle.
L'albero dei frutti selvatici# racconta la storia di un giovane uomo che, con senso di colpa, sente di essere differente dal resto del mondo ed è incapace di ammetterlo.. di un giovane uomo che viene trascinato verso un destino che non riesce ad abbracciare. Ho voluto descrivere lui e coloro che lo circondano restituendo un vasto mosaico di personaggi che, senza alcun favoritismo, ho cercato di dipingere con una certa equidistanza. Come recita un modo di dire, le colpe dei padri ricadono sui figli. Il protagonista non può fare a meno di ereditare determinati tratti dal proprio padre: debolezze, abitudini, tic e tante altre cose. L'albero dei frutti selvatici racconta la storia di un ragazzo che viene inevitabilmente trascinato nello stesso destino del padre, in un percorso carico di esperienze dolorose". 041b061a72